Bijou, il piccolo gioiello di Gennaro Nasti

Lui è Gennaro Nasti, classe 1975, nato a Napoli, nel quartiere di Secondigliano. Oggi vive a Parigi, perché è lì che ha dato vita al suo concetto di pizzeria con Bijou, scritto esattamente così, un vero e proprio gioiello ai piedi di Montmartre. Nel 2014, Gennaro si trovava a Napoli, era appena rientrato dall’America dove aveva lavorato in alcune pizzerie di una nota catena del settore, ma soprattutto dove aveva avuto la possibilità di entrare in contatto anche con cucine di paesi diversi, imparando, facendo proprie tutte le conoscenze che poteva accumulare. Era tornato nella città natale alla ricerca di un suo spazio, di un punto di riferimento, di un posto che gli desse la possibilità di esprimere e mettere in pratica non solo la sua gavetta di pizzaiolo, ma anche tutto il bagaglio culturale culinario che aveva interiorizzato nel tempo. Una sera di cinque anni fa, ci siamo conosciuti ad un evento in una pizzeria napoletana, caso volle che proprio in quel momento Gennaro ricevesse la telefonata che lo ha portato a Parigi e che gli ha cambiato definitivamente la vita. Un po’ mi sento di avergli portato fortuna, almeno mi piace crederlo. Sono andata a trovarlo a Parigi ed è stata una bellissima esperienza. Partiamo col dire che Gennaro è un pizzaiolo umile, a cui poco importano i riconoscimenti ed i premi, è arrivato secondo nella 50 Top Pizza in Europa senza neanche rendersene conto, perché ciò che gli interessa veramente è dedicarsi anima e corpo alla sua realtà, senza la presunzione di stare sotto ai riflettori. Ci tiene a precisare che non proviene da nessuna famiglia di pizzaioli, i suoi genitori hanno lavorato nel settore gastronomico, ma di tutt’altro genere. Ad ogni modo, la sua passione per la pizza si sviluppa sin da giovanissimo e comincia a lavorare presto in pizzeria, si sposta, viaggia e la sua visione della pizza comincia ad ampliarsi. Cerca la svolta, che arriva nel 2014. Per i primi tempi lavora in una pizzeria della città, poi due anni fa realizza il sogno di aprire un locale tutto suo, a cavallo tra Montmartre e Pigalle, un ambiente che contiene trenta copertie che poco ha a che vedere esteticamente con le pizzerie napoletane. Infatti non ci troverete un corno di Pulcinella o una statua di San Gennaro, ma solo elementi tipici di un bistrot parigino. Il numero di tavoli si amplia nel periodo estivo, grazie ad uno spazio esterno. Ma qual è il segreto del successo di Gennaro Nasti? Più che un pizzaiolo, Gennaro è un vero e proprio chef. Tutto ciò che costituisce il topping delle sue pizze è cucinato da lui, a cominciare dal ragù napoletano alla vecchia maniera, cotto nel forno a legna a bassa temperatura, ed anche gli abbinamenti sono pensati da lui stesso. Ma partiamo dall’impasto: grazie alla collaborazione col Molino Grassi, Gennaro è riuscito a creare un blend di farine che porta il nome del suo locale: sostanzialmente utilizza semi-integrale, integrale e multi-cereale, che comprende anche la farina di riso. In carta troverete poche rappresentanze napoletane, solo margherita e marinara e, se leggete “salsiccia e friarielli”, non pensate alla classica pizza tonda ma alla pizza rustica di partenopea memoria che si mangia a Natale e a Capodanno come da tradizione nelle case napoletane. Tutto il resto del menu, che cambia ogni mese per dare un senso reale alla stagionalità, rappresenta in toto tutto quello che Gennaro ha assorbito sia dalla tradizione culinaria familiare che dalla sua esperienza fusion in giro per il mondo. Molti dei prodotti provengono dall’Italia, a partire ad esempio dal fior di latte fino ai prodotti in conserva come i friarielli. Per farvi comprendere la filosofia di Gennaro Nasti, ecco le pizze degustate: impasto champagne (visto che Gennaro è testimonial dello Champagne Laurent Perrier) con crema di burrata alla barbabietola rossa, crema di wasabi, caviale di pomodoro, peperoncino verde di fiume e capasanta; la margherita estiva viene realizzata con impasto semi-integrale, il pomodoro bio di Casa Marrazzo, fior di latte, olio del Frantoio Muraglia e pesto di basilico. Nulla è lasciato al caso, anche la carta dei vini è ricca ed interessante: oltre allo champagne, sono presenti numerose etichette italiane e straniere, magistralmente presentate e consigliate dal direttore di sala Simona Ena, elemento fondamentale di Bijou.

Se vi trovate a Parigi, un passaggio da Bijou è d’obbligo, giusto per fare un salto nel mondo della pizza di Gennaro che spazia dalla tradizione partenopea alle cucine di tutto il mondo e dove ci si sente accolti come se foste a casa vostra.

Bijou

10 Rue Dancourt, 75018

Pagi, Francia

Telefono: +33 1 42 57 47 29

Please follow and like us:
error

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *